05 marzo 2009

Ringraziamenti

Questi sono i ringraziamenti della mia tesi.
Li riscrivo perchè così anche chi non era presente li può leggeree vedere che l'ho citato e che lo ringrazio.
Ciao a tutti
Costy


Nella mia memoria, c’è l’immagine di una persona di spalle, in piedi, sull’uscio di una porta.
Il sole la bacia di tre quarti. Guarda fuori, osserva il mare all’orizzonte (in apparenza), ma i suoi occhi scrutano ancora più lontano, al mondo che la aspetta oltre quella linea immaginaria.
Questa figura, reale o fittizia che sia,
è forse colei che devo ringraziare per l’ispirazione di questo lavoro.
Ora arrivata in fondo a questa tesi,
dopo un lavoro lungo e “distratto”, il pesciolino ha capito.
Questa promessa era doverosa, per ringraziare quella parte di me stessa che ormai giace silenziosa, anche se in fondo pur sempre presente, e che, con la fine di questo percorso universitario si congeda definitivamente, e mi lascia libera di vivere appieno, la svolta particolare e infinitamente significativa (molto più di quanto mi immaginassi), che la vita mi ha riservato.
Concludo l’università da mamma, e chi l’avrebbe detto? Io sicuramente meno di tutti,
eppure è bastato veder nascere mio figlio quel 4 giugno 2008
per dare un cambio decisivo alla mia vita.
Era finito il tempo pieno dell’essere figlia, adesso lo dividevo
part-time con l’essere madre, perché se è vero che non si smette mai di essere figli/e, è altrettanto vero che, in fondo, genitori, è come se lo fossimo da tutta una vita.
Per questo i primi ringraziamenti di questo mio lavoro vanno a Samuele, per la sua risata, che è il suono più bello che riempie le mie orecchie, per i suoi occhi, grandi e curiosi, che quando sono la prima cosa che incrocio appena apro i miei, rendono meravigliosa la mia giornata, per essere quello che è, una creatura miracolosa, un dono immenso che Dio mi ha voluto fare.
Se ho potuto consegnare in tempo la tesi lo devo soprattutto a chi si è sacrificato per me in questo periodo: mia mamma, mio babbo e mia sorella, la vice-mamma di Samuele, che si sono fatti in quattro (anche se penso a volte molto volentieri), e hanno dato tutto quello che potevano per lasciarmi il tempo possibile di costruire questo lavoro, tenendomi libera il più possibile da tutte le incombenze che investono una nuova mamma e una nuova famiglia, e quando dico tutte, intendo proprio TUTTE.
Arrivata alla fine di questa tesi, posso tirare finalmente un sospiro di sollievo,
mi sento in preda ad una grande euforia, e vorrei veramente ringraziare tutti,
dal primo all’ultimo, tutti i miei amici che in qualche modo hanno fatto la loro parte, e, in qualche modo sono tutti presenti all’interno di ogni parola che ho scritto.
Grazie alla Laurina, il mio Cupido preferito, la mia gemella mancata, e quel che mi domando è, visto che era scritto nel destino che dovevamo incontrarci, e appartenerci, perché abbiamo aspettato così tanto? Forse la mia adolescenza sarebbe stata migliore.
Grazie al mio Simoncino, il mio gemello di culla, il mio amico tutto speciale e fondamentale, l’unico al quale permetto veramente di divedere con me il compleanno,
l’amicone d’infanzia che tutti vorrebbero avere, e che io orgogliosamente ho.
Grazie alla Sardegna, e a chi l’ha vissuta con me, tra mare, sole, spiagge, asini, ricci, meduse, capre, sardi, romani, bolognesi, giochi, baci, albe, tramonti, nottate, letti, rime, palline da golf, Pimpa, farro, riso, pomodori e Nutella: la Pulce (again), la Lisa, la Camy, la Ibbe, Poiana e il mio Daniele.
Grazie al Giglio, ai gigliesi, grazie ad Alessandro che mi ha fatto innamorare di questa splendida isola, e che mi ha regalato tanti anni di amicizia, di poesia, di batticuore, di curiosità e che con le sue avventure e i suoi racconti mi entusiasma più di un libro, grazie perché sono orgogliosa della nostra amicizia.
Grazie a chi mi ha fatto sempre ridere piangendo.
Grazie a chi mi ha insegnato tanto e di tutto.
Grazie al gruppo di Settignano, alla Camy e ad Angelo, per il quadro, per le uscite,
e perché spero ancora di crescere qualche figlio insieme a loro,
grazie a Maurino, un idolo, al “Sindaco” Duccio, alla Chiara e alla Tartaruga.
Grazie per essere sempre stati i più fantasiosi ai miei compleanni mascherosi, grazie anche a Stefano e alla Lara, anche se ha ringambato Barcellona, le voglio bene lo stesso!
Grazie a Gabry, che c’è sempre.
Grazie all’Elena che c’è sempre anche lei, da una vita ormai, e a volte può sembrare tutto scontato ma credimi non lo è, e lo sai che non lo è, e quanto supporto mi hai dato, e che hai un ruolo speciale, perché insieme abbiamo scoperto di Samuele, e non me lo scorderò mai.
Grazie ai nuovi amici che ho acquisito nell’ultimo anno
e i ragazzi dell’Hum, che mi hanno accolto subito come una di loro,
e sembra che li conosca da sempre.
Grazie a tutti i miei compagni di università.. che ormai si sono laureati quasi tutti prima di me, ma con i quali ho condiviso delle belle giornate, di studio, di fatica, di francese, ma anche di divertimento.
Grazie alle FACE, una bellissima realtà, ed è sempre bello vedere nascere sotto i propri occhi un’amicizia e un legame così forte. Brave ragazze!!
Grazie a tutti quelli che si sono affacciati alla mia porta, ai passanti, che non vedrò mai più, a chi è rimasto un minuto e se ne è andato, a chi ha fatto male, anche se poi è stato perdonato.
Grazie ai ragazzi VOICE!!!!! Davvero!!!
Grazie a Francesco Proia, che mi ha ispirato i ringraziamenti con l’allineamento a destra!
Grazie a chi non ho citato, sperando che non si arrabbi,
perché comunque, anche se non è scritto qui, è nei miei pensieri.

Grazie a Daniele…
Perché mi ha regalato Samuele, una vita di coppia reale, con i suoi momenti sì e i suoi momenti no, per il suo incoraggiamento bizzarro e particolare, per le sue sfide, per aver dimostrato il suo affetto e il suo amore per me e Samuele in tutti i modi possibili, perché cucina tutte le sere, perché comunque ci prova, perchè insieme siamo grandi.
Ti amo.

Ed infine grazie anche a me, che, nonostante tutto, non ho mai mollato.

Costy