23 dicembre 2008

Una sera come tante...


Sera del 17 Dicembre 2008.
Ormai ho archiviato le tesi, per questo giorno… si ricomincia domattina.
Daniel
e è a fare servizio sull’ambulanza.
Samuele dorme nel suo lettino di legno bianco, con un soffice piumone giallo con le “palle”.
Ogni tanto mugola, ogni tanto bofonchia.
Ogni tanto sorride, lo chiamano il “benedetto”, perché si dice che sogni gli angeli.
Chissà se è così davvero… sicuramente, una cosa angelica c’è, il suo volto e la sue espressione mentre dorme.
Ecco, quel momento in cui staresti a contemplarlo per ore, senza stancarti, senza sentire il peso degli occhi che dovrebbero cedere alla stanchezza.
Ti affacci a quel lettino e vedi tuo figlio dormire.
Può sparire tutto attorno, siete solo voi due. E quelle immagini ti rimarranno impresse indelebilmente nel cuore.
Il cuore ti si riempie di un calore mai provato, una dolcezza violenta, un sentimento mai provato, mai vissuto .
Non è come con un innamorato, non è una passione che ti fa arrossire un poco il viso, ma è un amore avvolgente e travolgente.
L’amore per un figlio è quello che ti squote.
Non c’è cosa più bella di guardarlo degli occhi e rileggerci lo stesso amore, perché il suo è talmente puro che non è comparabile con nient’altro.
Gli occhi di Samuele sono grandi, per carpire più mondo possibile, sono curiosi, per non lasciarsi sfuggire nulla, sono dolci quando ti cercano per un abbraccio o una carezza spontanea, sono sorpresi quando vede qualcosa per la prima volta, sono divertenti quando le sue risate riempiono tutta la casa, sono attenti la mattina appena sveglia in attesa di vedere la mamma che apre i suoi.
Sono una mamma.
Amo Samuele.
Amo mio figlio.

05 dicembre 2008

Sono come Mary!!!

Sicuramente tutta la nostra generazione ha visto, almeno una volta nella vita, quel film disneiano, fantasioso, un po’ musical un po’ cartine animato, che risponde al nome di “la donnina di SUPERCALIFRAGILISTICHESPIRALIDOSO”, in arte Mary Poppins.
Bè, io ho sempre adorato la sua valigia… uno spazio infinito dove poter riporre tutte le mie cose.. è uno dei miei desideri più sentiti (ricordatevi che tra poco è Natale…).
Bè oggi mi sono sentita un po’ così quando sono tornata a casa e cercavo il cellulare; infatti nel mio fruga fruga all’interno della borsa e delle tasche della giacca ho trovato quanto segue:

Giacca:
- carta d’identità
- pacchetto di fazzoletti di Wall-E
- tessera della biblioteca
- volantino ripiegato di uno spettacolo alla radio
- volantino della “tavola rotonda” contro la tram-via
- 1 chupa chups
- cartina del pocket coffee
- chiavi di casa
- volantino della palestra
- foglio promemoria col nome di un professore
- secondo foglio promemoria con il nome di un altro professore
- bigliettino con una serie di appuntamenti scritti
- un palloncino giallo ancora da gonfiare
- un calzino di Samuele che uso per tenere il cellulare (ma iddu non c’era dentro)
- un fazzoletto

Borsa:
- portafoglio
- memorandum dello sportello automatico
- altre chiavi di casa
- portadocumenti
- una passata (?!?!)
- due pasticche (no, non era lsd)
- una penna
- una pinza per capelli
- un sacchettino trasparente del cuki gelo
- un giochino di samuele
- la tesserina bancomat
- la lista della spesa fatta martedì
- un volantino di un concorso
- un volantino di un locale per aperitivi
- la ricevuta di un versamento
- moduli da dare ai bambini degli ASSI per il tesseramento
- una busta celeste
- la tesserina dell’esselunga
- la tessera della biblioteca dell’uni
- un paraciucci di Samuele
- il burro di cacao
- una moneta da venti centesimi
- un paio di orecchini
- un braccialetto

Per un totale di….. rullo di tamburi…… ventiquattro oggetti!!!!!!!!!!!!!

MITICA!!!!!!!

…. Solo io…….

Un bacio

Ps. Brava costy torni dopo sei mesi e guarda con che razza di post te ne esci fuori…. Nono complimenti!!!!!